A metà ottobre, prima che l'aria diventasse frizzantina, mi sono presa una mattinata libera e, lasciata la campagna alle mie spalle, ho raggiunto il Parco Sempione.
Avevo qualche commissione da fare in zona, tra cui andare a trovare la mia nonna, che ancora abita lì.
Eh si, perché io ci sono nata e cresciuta in quel quartiere...
e mi è quindi molto caro.
E' stata una mattinata meravigliosa, totalmente dedicata a me e alla mia passione: la fotografia.
Avevo portato con me la macchina senza sapere bene cosa impressionare...
ma quando sono arrivata al Parco non ho avuto più dubbi...
e il sole e il tepore sono stati miei complici
e tutto è fluito senza ostacoli...
perché, nonostante le foglie gialle per terra, l'aria era calma e rilassata, quasi estiva...
e ogni cosa intorno a me era illuminata...
aveva un'anima e una vita propria...
non vi era caos, ma armonia...
ed è stato semplice reinterpretare la realtà attraverso i miei occhi...
e la mia attenzione è stata catturata
da quella manciata di ragazzini spaparanzati sul prato dopo aver bigiato scuola,
dalle mamme che gironzolavano con passeggino e bimbi al seguito...
da curiosi signori in bicicletta pronti a godersi l'ultimo sole...
dai soliti giapponesi muniti (anch'essi!) di macchina fotografica e ombrellino parasole...
dalle viuzze che conoscevo fin troppo bene
dalle panchine appena verniciate
dai tanti curiosi che si aggiravano senza meta...
e come loro, anche io, ho iniziato a vagare senza sapere dove andare...